Appunti di fenomenologia per la filosofia

Nietzsche - Umano troppo Umano

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baol ontologico
view post Posted on 6/7/2012, 21:50




CITAZIONE

La premessa nicciana come "al solito" è un "postludio".

Già una sorta di introduzione alla "piece teatrale".

E' proprio così che egli la spaccia, l'unico modo per fuggire la realtà: già a livello intuitivo me lo sentivo, Nietzsche sostanzialmete parla di psicologia.
Egli è il più grande di tutti.

La malattia, la solitudine, l'amoralità(semplicemente il fatto di essere ateo) non possono che produrre una grande infelicità:
l'incapacità di vivere con l'umano troppo umano.

Non potevo aspettarmi di meno...è esattamente come la penso.

Anzitutto per via delle presunte contraddizioni: non ve ne saranno.(chi è capace di tale autoanalisi non lascia nulla all'arbitrio dialettico)
Poi per lo stile: è una necessità, un reflusso alla mancanza (ovviamente lacaniana freudiana, pallide copie del Nostro).
Serve forse soffermarsi? Io non credo affatto, ma i filologi ne troveranno delle loro ragioni. Probabilmete è anche quello: un grande poeta.
Mah a me sembra un pò magniloquente...ma non mi importa.
E' una conseguenza quel magniloquentismo, insieme al bisogno infatti a mio parere è dominato dai "demoni", le intuizioni per l'appunto.
Bisogno+Demone= Necessità dello stile.
E' importante? Per Federico sì! La premessa è una sorta di introduzione al suo mondo, ne dà già le chiavi in mano...
Non basta intuire, lui ci aiuta.

Addentro in un mondo infuocato, egli ama le superfici.
Come me! egli ama la vita semplice, la semplice corporeità che emana dai singoli momenti.
Ma i demoni non ci lasciano...e l'umano (il superficiale, il mozzartiano, l'appolineo etcc..) non basta.

Qui incontro il primo problema: perchè dare come titolo ciò che ne è la nemesi personale??????
(e alcune considerazioni scocciate: Umano troppo umano non è come alcuni(molti) dicono cioè "l'oltreuomo"....è esattamente l'opposto!!)

Umano troppo umano è dunque la nemesi al mondo dionisiaco del giovanissimo filosofo, del primo nietzsche.(è evidente)

La prima figura simbolica è dunque "io sono nel deserto"....ovvero oltre la banale morte di dio egli è oltre anche a quello che molti considerano il suo maestro....lui stesso lo chiama maestro a solo per liquidarlo un istante dopo.....(e qui partono ulteriori considerazioni scocciate)
Qui mi mancano veramente le conoscienze....mi sembra di capire che lui è oltre anche l'etica (stoica?) di schopenauer...
se mi aiutate...o se no vado a vedere prima o poi.


Qui non possono non c'entrare le mie conoscenze recenti...Carmelo Bene dunque lo ha "usato" nella maniera corretta.
Ossia noi siamo deserti "comunicanti" (aggiunge il CB)

oltre la metafisica oltre l'etica, a mio intuito si dirige verso la morte dell'epistemia.

Ma cosa vorrà dire essere oltre l'etica?? cosa intende per deserto??
 
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